Comportamento al fuoco di una pavimentazione in erba sintetica | Istituto Giordano

Comportamento al fuoco di una pavimentazione in erba sintetica

(Pubbl. 06/11/2014)


Nel nostro laboratorio di Reazione al Fuoco è stata provata una griglia realizzata in materiale plastico con inserti di erba sintetica sulla facciata superiore, da utilizzare come pavimentazione di parcheggi per autovetture.
Lo scopo: misurarne la resistenza al calore emesso da marmitta.
Quale può essere il DANNO indotto dai catalizzatori degli impianti di scarico delle auto su un tappetino di erba sintetica per parcheggi?
E' stata questa la richiesta del cliente. Non essendo supportata da una norma specifica di riferimento, si è deciso di adottare una procedura di prova interna concordata con il committente ai fini della valutazione del comportamento delle suddette griglie.
 
MODALITA’ della prova
Il campione, posto orizzontalmente su di un supporto, è stato sottoposto all’azione del calore radiante a temperatura crescente emesso da una piastra di ceramica ad una distanza di 10 cm dalla superficie in erba sintetica.
Ogni 2 minuti dall’inizio della prova, la temperatura della piastra radiante è stata aumentata di 50 °C.
Partendo dallo step di 50 °C si è verificato per ogni applicazione gli effetti sul campione.
La prova termina all’evidenza di danni permanenti sul campione.
 
 Campione durante l’ultimo attacco termico (400°C)
Questi i RISULTATI:
- a 300° C si è verificato un leggero rammollimento della griglia di base;
- a 350°C un rammollimento della griglia di base senza danno permanente al raffreddamento;
- a 400°C evidente fusione del rapporto erboso e deformazione permanente per fusione della griglia di base.
                        
       Campione dopo la prova                                                              Primo piano della zona danneggiata
 
CONCLUSIONE
Dall'esame dei risultati emersi da questa prova su questo specifico campione, si deduce che la temperatura massima di un corpo caldo che si trova alla distanza di 10 cm dal campione e tale da non indurre deformazioni e fusioni con danno permanente, escludendo azioni meccaniche sulle pareti calde, è pari a 350° C.