Il nostro
laboratorio di ottica si è dotato un importante strumento:
Cary 7000 UMS, uno spettrofotometro di ultima generazione che viene utilizzato per eseguire misure estremamente precise di
riflettanza e trasmittanza su
materiali solidi. Questo strumento permette di analizzare il comportamento della luce su campioni come vetro, rivestimenti sottili, materiali ottici e superfici trattate, coprendo l’intero intervallo
UV-Vis-NIR (dall’ultravioletto al vicino infrarosso).
A differenza degli spettrofotometri tradizionali, il
Cary 7000 UMS consente di effettuare misure
multi-angolo e automatizzate senza dover spostare o riconfigurare il campione. È uno strumento particolarmente utile per valutare le
prestazioni ottiche di materiali destinati a settori come l’edilizia, il fotovoltaico, l’industria del vetro e quella dei rivestimenti funzionali.
Abbiamo scelto questa tecnologia per offrire un servizio di prova che unisce
precisione, ripetibilità e velocità di esecuzione, anche su campioni con geometrie complesse o proprietà ottiche avanzate.
Per raccontare al meglio la nuova strumentazione abbiamo fatto alcune domande a chi lo utilizza per eseguire le prove nel nostro laboratorio, il Dott. Manuel Montebelli.
1. Puoi spiegarci in parole semplici che tipo di analisi si effettuano con il Cary 7000 UMS e su quali materiali?Il Cary 7000 UMS è uno strumento progettato per eseguire misure su una frazione di luce incidente su una superficie, che viene riflessa o trasmessa da essa. Lo strumento lavora nella banda dello spettro di radiazione elettromagnetica compreso fra 250 nm e 2500 nm, coprendo quindi tutta la radiazione della luce visibile e parte di quella UV ed infrarossa. Questo intervallo operativo consente di indagare il comportamento ottico delle superfici esposte al Sole o alla maggior parte delle sorgenti luminose artificiali. La gamma di materiali che possiamo testare è amplissima, dalle coperture di edifici agli specchi fino ai moduli fotovoltaici.
2. Quali sono i vantaggi principali di questo strumento rispetto ad altri spettrofotometri tradizionali?
La maggior parte degli spettrofotometri disponibili in commercio ha una geometria di lavoro fissa: non c’è libertà di scelta dell’angolo con cui illuminare il campione e di quello cui posizionare la sensoristica per rilevare la luce riflessa o trasmessa. Al contrario, con il Cary 7000 UMS abbiamo la possibilità di ruotare il campione in prova ed i sensori a nostro piacimento, riproducendo qualsiasi geometria di misura ci venga richiesta. Questo è molto importante, in quanto ci consente di caratterizzare in modo completo il comportamento ottico di materiali high-tech con lavorazioni superficiali particolari, che trovano ampio utilizzo in settori industriali ad alta tecnologia, come l’aerospace o l’optoelettronica.
3. Hai un esempio di prova particolarmente complessa o interessante che sei riuscito a svolgere grazie a questo strumento?
Una delle prime attività che ho svolto con questo strumento è la caratterizzazione ottica di un vetro sulla cui superficie è stato applicato un
coating metallico. I vetri coatizzati sono frequentemente utilizzati nelle vetrature di edifici o mezzi di trasporto, in quanto permettono di migliorarne l’isolamento termico e la schermatura dai raggi del Sole. Allo stesso tempo, però, non devono bloccare del tutto la luce per consentire un adeguato illuminamento naturale degli ambienti, quindi c’è l’esigenza di eseguire prove di riflettanza e trasmittanza solare per indagare questi aspetti.
4. Quanto è importante, secondo te, disporre di una tecnologia così avanzata in un laboratorio come il nostro, anche in ottica di ricerca e innovazione?
A mio avviso, disporre di uno strumento così preciso e dal funzionamento così elastico si rivelerà cruciale negli anni a venire, data la crescente esigenza da parte dei clienti di eseguire analisi sempre più precise ed approfondite. Grazie al Cary 7000 UMS, potremo ampliare la nostra offerta di testing, venendo incontro alle esigenze di aziende che operano in settori tecnologici di punta, come le nanotecnologie, l’aerospace o le energie rinnovabili.